All’antelucano contraccolpo
di notti maldormite e svaporate
in meridiani sogni subito appassiti,
mi placa
il ritmico ribaltarsi dell’onda bassa contro la chiglia
di barche affusolate su se stesse
in riva al nulla, al pensiero lieve.
E’ l’ora di quando,
nel mezzo dei meriggi senza tempo,
si smarriva il senso del suo trascorrere,
e si guadagnava, con la noia,
la forza per volare verso
l’albeggiare della storia.
Sciacquio di culla, lento e dolce.
(Rovereto, settembre 2017)