Un pugno d’acqua
e del sartiame farò
limite e seduzione d’ignoto.
Guardo il mio profilo in vento
(né mi sorprende un tal fenomeno innaturale)
inciso sulla vastità del porto,
acqua che m’assale e pretende,
il negarmi ad essa è vano.
Salperò per Indie sconosciute,
o forse approdi da ritrovare
dopo trent’anni d’esilio.
Un pugno d’acqua
ed il sartiame ondeggia tra vento e vela.
(Amsterdam / Rovereto – luglio/agosto 2019)
(ad ignoto olandese che più di tre secoli fa ascoltava le sirene, scordava casa e partiva a tracciare mondi nuovi)