Frammento n. 4

Che nostalgia, amore.
Le piastrelle bianche, appena appena usurate e sporche,
ma senza generare disgusto,
e i binari lampeggiano e scorrono
lontano da qui.
Ogni tre minuti il cuore e la fantasia
fanno pausa, sosta, stazione,
i visi traslano, mutano,
e ancora si va avanti.
Su e giù da terra.
Intanto la metro è arrivata,
per dove?

(Rovereto, aprile 2015)

Frammento n. 3

Dove vai, con la gonna a fiori
che ride al vento tiepido
di primavera New England?
La curva della bicicletta e dei tuoi seni
apre l’aria del campus,
che bella Università dolce ragazza allegramente
giovane.
Vialetti che cammini e pedali
accompagnata dagli sguardi accesi
di chi spoglia la tua ingenuità.
Spingi i sogni mentre parli leggera,
il polso dondola a margine del laghetto,
guarda le ninfee, i colori
ben curati dal denaro abbondante.
Il segno dei tacchi nella ghiaia,
le foglie stese alla vittoria della primavera,
e ridi al domani, ai sogni.
Intanto si cammina, ogni passo cessa
per sempre.

(Rovereto, aprile 2015)