E’ figlio di nessuno
-una distrazione mattutina,
il battito di ciglia di donna lontana –
il mio tempo tra occasioni
non cercate né colte.
O forse sogno
tramonti, strisce di nubi rossastre,
versi da cieli stranieri
a colmare malinconie.
A sera
più niente resta da offrire alla speranza,
scende il sudario, il sottile timore
che m’induce il pianto quieto.
(Trento/Rovereto, ottobre 2022)