GLI OCCHI DEL PASSATO

Gli occhi del passato
maliziosamente assassini
(e occulti, ma non all’anima)
sfregiano l’impunità della menzogna,
tramano reticoli di ragno tra dita e viso.
Maligni accecano,
urlo solitario.

La lama del cutter ne dilania
(lacerazione trasversa)
l’arroganza,
purifica, nella catarsi del sangue a gocce,
il desiderio osceno.

Di ciò m’illudo.

O forse, inoculando veleno nella piaga,
ritaglio la maschera sfrangiata
della loro assenza.
Ma non cessano d’imputridire l’anelito.

(Rovereto, settembre 2019)